Una vicenda incredibile

Oggi vi raccontiamo la storia di un bambino soprannominato Little Hercules per la sua straordinaria forza fisica, divenuto celebre come culturista, artista marziale e stuntman. Sul suo caso l'opinione pubblica si è divisa tra coloro che avevano opinioni positive e altri negative. Di fatto, la storia di questo piccolo Ercole è davvero originale e ha ispirato sia adulti che bambini.
Tutti i muscoli definiti al centimetro

Sono passati ormai 20 anni da quando il mondo era rimasto impressionato dalla storia di un bambino avente un corpo talmente scolpito e ben definito da sembrare un culturista in miniatura. Questo bambino fu soprannominato infatti Little Hercules e per molto tempo fu al centro del gossip delle cronache dell'epoca per la sua storia cosi unica e particolare nel suo genere. Sono numerosi gli aspetti da considerare in questa storia. La forza fisica di questo bambino oltre a essere stata causa di grande fama è stata anche una condanna a non poter vivere una vita normale come quella di tutti gli altri bambini della sua età. Il pubblico e gli esperti hanno seguito con interesse questo caso.
Una questione di famiglia

Il bambino di cui vi parliamo si chiama Richard Sandrak, ed è nato nell'aprile del 1992 da mamma Lena e da papà Pavel, due atleti di un certo livello. Evidentemente il loro figlio ha ereditato i geni sportivi dei genitori. La madre praticava aerobica a livello agonistico, mentre il padre era un campione di arti marziali. Date queste basi, sembrava del tutto naturale che anche il piccolo Richard potesse appassionarsi di sport e di attività fisica. Fin dalla più tenera età infatti, Richard iniziò a dedicarsi seriamente allo sport con la stoffa del campione.
Allenamento continuo

Ci sono numerosi casi di genitori che riversano sui loro figli le proprie aspettative e certamente i genitori di Richard appartenevano proprio a questa categoria. In particolar modo il padre del bambino aveva grandi progetti per il piccino. Pavel infatti decise di lasciare la natia Ucraina per stabilirsi in Pennsylvania, negli Stati Uniti. Richard aveva dimostrato di avere una marcia in più e l'America rappresentava la migliore opportunità di fare carriera. Pavel aveva fiutato ingenti possibilità di guadagnare dollari grazie al bambino. In questo modo lui stesso aveva iniziato ad allenarlo insegnandogli le basi del Taekwondo. Già durante le prime lezioni Pavel si rese conto del talento del figlio, anche perché lui stesso proveniva da quel settore e sentiva già profumo di successo.
Un imminente successo

Pavel si era accorto presto che il figlio possedeva delle enormi potenzialità che per un atleta sono fondamentali: velocità, forza fisica e concentrazione. Pavel si convinse a investire il suo tempo per la preparazione sportiva del piccolo Richard per poterci fare un business e raggiungere vette elevate. A quel punto Pavel iniziò a organizzare sessioni di allenamento molto dure per il bambino, includendo il sollevamento dei pesi e altri dettagli tecnici complessi. Richard sembrava entusiasta di ciò che faceva e Pavel prese la decisione di stabilirsi con la famiglia in California. Qui, l'uomo affidò il figlio a Frank Giardina, un allenatore con un grande bagaglio di esperienza nel settore del body building.
L’importante è la strategia

Pavel e Frank avevano le stesse ideee circa la preparazione atletica del bambino: entrambi infatti volevano favorire lo sviluppo delle potenzialità di Richard. Questo significava dunque sapere elaborare delle strategie che fossero raggiungibili passo dopo passo per giungere a un ambizioso traguardo. Se avessero pianificato bene le strategie il bambino avrebbe raggiunto incredibili risultati. Chissà se la loro strategia avrebbe funzionato? L'obiettivo era quello di potenziare le potenzialità fisiche di Richard e farlo diventare il più giovane bodybuilder del mondo.
Un impegno continuativo

Richard in breve tempo divenne famoso ma c'era un lato oscuro della sua vita che pochi riuscirono a scorgere nitidamente. Il bambino infatti era costretto ad allenarsi duramente in palestra per sette ore tutti i giorni tra sollevamento pesi, squat e flessioni. Egli non aveva alcun altro spazio per distrarsi o vedere altri bambini come lui. Anche la sua alimentazione era sana e strettamente controllata: mai zuccheri né grassi. Richard stava conducendo una vita che non era la sua, gli stavano rubando l'infanzia. Col passare degli anni qualcosa sarebbe cambiato.
Controllare ogni aspetto

Pavel aveva imposto al bambino uno stile di vita fatto di troppe rinunce e sacrifici, totalmente inadeguate alle sua età. Richard inoltre non poteva frequentare i suoi coetanei perché i genitori glielo impedivano e ciò lo faceva soffrire. Egli aveva bisogno di socializzare con i suoi compagni, di stare in loro compagnia. Pavel del resto non era un buon esempio da seguire dal momento che se non si faceva come voleva lui erano punizioni a non finire. L'uomo inoltre, era fissato con la dieta che ovviamente era rigorosissima e non ammetteva alcun tipo di sgarro, neppure per una sola volta. Un giorno Richard mangiò una pozza proprio sotto i suoi occhi...quanto la desiderava!
Le prime crepe vengono alla luce

Richard cresceva di pari passo alla sua fama e nel contempo aumentava la curiosità della gente non solo per le sue eccezionali doti fisiche ma anche per le perplessità che la sua storia personale portava inevitabilmente con sé. Il bambino aveva un corpo talmente scolpito e perfetto che in molti avevano iniziato a chiedersi se seguisse una vita come quella di tutti gli altri bambini. Il metodo che utilizzava Pavel nei suoi confronti era di tipo militare e proprio per questo ci si chiedeva se tutto ciò fosse davvero il suo desiderio oppure se qualcuno avesse orientato le sue scelte manipolandolo.
Sacrifici e regime

a vita di un atleta è piena di rinunce e sacrifici davvero pesanti che si rendono necessari per conseguire l'obiettivo. Soprattutto per chi pratica sport a livello agonistico tutto ciò è esperibile nella quotidianità e anche Richard lo sapeva benissimo. Per l'opinione pubblica tuttavia Richard era solo un bambino, e per quanto gli stesse riscuotendo un grande successo come bodybuilder, era sempre un bambino. In molti osservavano Richard e si chiedevano se un'impostazione cosi rigida e severa potesse procurargli gravi danni alla salute tra qualche tempo. Anche agli atleti adulti può capitare di avere problemi di salute se si allenano con troppo vigore, ancor di più se si tratta di un bambino.
Una svolta inaspettata

L'opinione pubblica era sempre più perplessa circa la vicenda di Richard, ma lui tranquillizzava tutti dicendo di volersi dedicare all'attività agonistica perché molto appassionato. A 10 anni ormai Richard era una star acclamata e presto aumentarono i contratti con gli sponsor che richiedevano la sua presenza anche in televisione e per i servizi fotografici. Tutto stava andando secondo i piani di Pavel. Eppure ci domandiamo se il bambino ce l'avrebbe fatta a sopportare il peso della fama e della pressione psicologica che gravavano su di lui, senza contare le ore di duro allenamento tutti i giorni, senza paure né relax. Richard non doveva fare quella vita...
Televisione e cinema

Una volta sopraggiunta la fama, ecco che aumentano esponenzialmente anche gli impegni di Richard, tra cui quelli televisivi. Nel 2009 il bambino prese parte a un talk show per raccontare come si svolgeva la sua vita, suscitando interesse da parte dell'opinione pubblica. La gente sembrava sempre più incuriosita di lui, volendo sapere tantissime cose sul suo conto, non temendo di entrare nella sua sfera privata. Tutti erano bramosi di sapere come avesse fatto a scolpire il suo corpo come fosse una statua di marmo. Risultati simili non erano certo alla portata di chiunque.
La famiglia ha il suo peso

Richard era solo un bambino, per cui la gente era interessata a sapere in quale modo la sua famiglia fosse coinvolta nelle sue scelte. Non c'è bisogno di imporre con la forza determinate scelte ma si possono manipolare a tal punto i bambini da orientare i loro gusti. Dal canto suo, Richard rispondeva di essere stato certamente motivato dai suoi genitori allo sport ma che ciò che stava facendo era frutto di una scelta consapevole. Il suo percorso sportivo era dunque desiderato, ma se col tempo lui avesse voluto cambiare idea, avrebbe potuto ritirarsi in qualunque momento.mamma Lena aveva approvato queste parole per cui pareva evidente che tutto fosse la volontà di Richard.
Un allenamento multidisciplinare

Richard riscosse un grande successo col bodybuilding ma la sua formazione atletica era composta da un mix di più elementi. Papà Pavel infatti era un campione di arti marziali che gli aveva insegnato le tecniche di questa nobile arte. Proprio l'apprendimento delle arti marziali era stato utile a Richard per sviluppare concentrazione, ordine mentale e disciplina che sono le basi per accrescere l' autocontrollo. Tutte queste cose sono davvero incredibili per un bambino tra i 6 e i 10 anni in quanto non fanno parte del consueto sviluppo infantile per quella fascia di età.
Bello sì ma non tutto

Il successo conduce alla fama che chiunque anela ma non è sempre tutto oro quello che luccica. L'opinione pubblica non aveva creduto al discorso di Richard quando aveva dichiarato che lui stesso si era scelto la vita che voleva fare. Era chiaro che le sue scelte erano state fortemente influenzate dai genitori per enormi interessi economici, orientando sapientemente le scelte del piccino. L'adolescenza tuttavia era alle porte e con essa, anche tutta la ribellione che notoriamente quel momento di crescita personale porta sempre con sé. Magari Richard si sarebbe svegliato e affrancato dalla sua schiavitù psicologica.
Arrivato in vetta

Richard è solo un esempio di bambino manipolato dai genitori: ve ne sono tantissimi infatti che sono costantemente imprigionati nel perverso giogo esercitato da genitori che considerano i propri figli come un prolungamento di se stessi. Questi genitori proiettano sui figli quelle aspettative di realizzazione di qualcosa che essi non sono riusciti a fare. Purtroppo si crea un circolo vizioso pericolosissimo nel quale i bambini vengono privati della libertà di decidere autonomamente in base alle loro reali aspirazioni. Alcuni di questi genitori sono anche convintissimi di fare il bene dei loro figli, di fatto senza mai consultarli o chiedere se sono felici.
Non è il solo

Se consideriamo la storia di Richard dal punto di vista del bambino emerge sicuramente un quadro molto triste. Alcuni bambini infatti sono costretti dai genitori a partecipare a gare, competizioni o concorsi per soddisfare la loro vanità. Sono genitori che supportano e motivano fortemente i loro ragazzi pur di ottenere un prestigioso riconoscimento che potrebbe rappresentare il salto di qualità che cambia per sempre la vita di tutta la famiglia. Fama e gloria sono un binomio troppo ambito e succulento per non provare a raggiungerle, anche a costo di sacrificare le ambizioni dei figli. Di certo questa tipologia di genitore sacrifica anche se stesso per rincorrere il sogno del successo, ma ne vale davvero la pena?
La vita bella

Erano tanti i bambini che stavano cercando il successo e Richard non era da meno. Egli sembrava molto sicuro di ciò che stava facendo perché era davvero appassionato di body building e poi si guadagnava bene. Era solo un ragazzino che pareva avere le idee molto chiare sul da farsi e come organizzare il suo futuro. Gli allenamenti massacranti cui Richard si sottoponeva stavano dando ottimi frutti: lui era sulla cresta dell'onda e spesso veniva chiamato in televisione come ospite negli show. Richard non sapeva che a breve qualcosa sarebbe cambiato per sempre nella sua vita, dando luogo a riflessioni che mai si sarebbe neppure sognato di fare.
Un naturale calo di notorietà

È risaputo che il successo abbia un andamento spesso oscillante tra momenti “up” e momenti “down”. Di certo per coloro che puntano ad avere solo momenti “up” quando arrivano i “down” li vivono malissimo, con ansia e apprensione. Sembra che tutti i sacrifici affrontati fino a quel momento siano vani. In quel periodo Pavel e Frank avevano avuto delle divergenze insanabili per cui l'allenatore decise di lasciare il suo incarico. Richard e la sua pesante routine di allenamento quotidiano subì uno scossone e sembrava stesse rallentando anche nella mente del ragazzino. Come se non bastasse, Pavel finì in carcere per violenza domestica: aveva pestato cosi tanto la moglie Lena da richiedere il ricovero ospedaliero. Quante cose stavano succedendo cosi in fretta...
I cambiamenti della vita

La situazione familiare di Richard stava subendo una radicale trasformazione. Dopo che per Pavel si aprirono le porte del carcere, l'educazione di Richard era ora affidata alla madre, di gran lunga meno severa del marito. Gli esperti quel punto contattarono Lena, preoccupati per la salute del ragazzino. Essi spiegarono alla donna che Richard avrebbe potuto avere serie conseguenze di salute proseguendo con una dieta troppo rigida e un allenamento così intensivo. Richard aveva infatti una percentuale di massa grassa pari all'1 %, quindi insufficiente rispetto allo standard degli altri ragazzini della sua età.
L’opinione pubblica ha preoccupazioni

La scienza afferma che durante lo sviluppo dell'adolescente il testosterone ha un ruolo fondamentale per la costruzione della massa muscolare. Nel caso specifico di Richard, ormai il ragazzino aveva raggiunto l'apice della sua massa muscolare e gli esperti erano preoccupati su come sarebbe stata la sua vita da quel momento. Una buona parte di medici si interrogò se Richard avesse fatto uso anche di sostanze anabolizzanti per sviluppare la massa. L'interessato dichiarò di non avere mai fatto uso di sostanze dopanti, che aveva costruito e scolpito il suo corpo con una dieta ferrea e un allenamento intensivo costante tutti i giorni.
Cambiamenti di vita

Richard stava crescendo e ormai si confrontava con le informazioni provenienti dal mondo esterno, non più solo dalla famiglia. Per questo motivo si sentiva ora più libero di affrontare nuove scelte riguardanti la sua vita e ciò che ne sarebbe stato. Il ragazzino si stava uniformando a quella che era la vita che conducevano anche gli altri suoi coetanei, scoprendo qualcosa per lui totalmente nuovo e attrattivo. Tutto ciò che gli era stato sempre proibito ora finalmente poteva scoprirlo e sperimentare grazie all'assenza di Pavel e alla presenza più conciliante della madre.
Arrivederci bodybuilding

Il bodybuilding fino a quel momento aveva rappresentato tutta la vita di Richard ma ora le cose erano cambiate. Il ragazzino ormai voleva fare anche altre cose, sebbene non volesse tagliare completamente con lo sport. Ciò che voleva davvero era allenarsi ma in maniera più serena, senza i ritmi cosi serrati e duri che il padre gli aveva sempre imposto. Gradualmente, il suo corpo avrebbe magari perso un po' di tono e definizione muscolare ma almeno sarebbe stato più felice. Richard era in grado di decidere autonomamente per se stesso e la vita che voleva davvero.
Nuove scoperte e interessi

Richard aveva dunque allentato i ritmi di allenamento per sua spontanea decisione, anche se i primi tempi fu difficile abituarsi a tutto ciò. Il ragazzino infatti aveva sempre avuto una vita impostata, fatta di regole e punizioni, per cui il trovarsi a gestire da solo il suo tempo per lui era una cosa nuova. Richard, tuttavia, era contento di poter conoscere nuovi aspetti della sua vita, sembrava una spugna che assorbiva qualunque cosa nuova gli si prospettava davanti. Il ragazzo decise di proseguire l'attività fisica ma nel contempo volle iscriversi all'Università per trovarsi un lavoro come fanno la maggioranza delle persone comuni.
Si fanno scelte diverse

Dopo qualche anno Richard iniziò a vedere i risultati delle sue scelte prese in autonomia. Egli aveva assemblato in modo intelligente la forza fisica, il coraggio e la dedizione al lavoro trovando un impiego per lui molto gratificante, ossia quello di stuntman a Waterworld, un'attrazione agli Universal Studios che lo rese famosissimo. Il ragazzo doveva spesso indossare tute ignifughe per combattere all'interno di roghi infuocati. Richard dimostrò di non avere rinunciato al successo ma di saperlo gestire in modo più maturo e consapevole. Ora era una persona più felice e appagata.
Bisogna sempre imparare

Lavorare come stuntman non è cosa da poco poiché non vanno sottovalutati i possibili rischi che si corrono inevitabilmente. Nel 2015 Richard rilasciò un'intervista nella quale raccontò come si svolge il suo lavoro. Lo stuntman deve rispettare le regole per poter lavorare in sicurezza senza avere infortuni. L'osservanza scrupolosa delle regole è fondamentale affinché lo spettacolo riesca al meglio. Richard comprese l'importanza di tutto ciò e iniziò a lavorare con entusiasmo e impegno.
Nuove competenze

Per Richard non era facile ricostruirsi un nome che non fosse associato a quello di piccolo Hercules che gli avevano dato da bambino. Lui stava cercando una sua identità personale, lontana dal mondo del bodybuilding, sebbene fosse grato a questa disciplina per avergli dato la notorietà e per essere stato il più giovane culturista della storia. Anche adesso che il ragazzo non era più un assiduo frequentatore della palestra stava comunque costruendo una brillante carriera lavorativa. Le sue scelte di vita avevano abbracciato nuove consapevolezze, accrescendo nuove competenze.
Rifarsi un nome

L'allenamento intensivo di Richard aveva trasformato a tal punto il suo corpo che a sei anni aveva una definizione muscolare incredibile, sembrava un culturista già navigato. Tutto questo aveva attirato l'attenzione dell'opinione pubblica, erano curiosi di sapere come aveva fatto un bambino cosi piccolo a costruire un fisico scultoreo da somigliare a quello di un professionista adulto. La strategia di Pavel e Frank certamente aveva funzionato. Il pubblico aveva soprannominato il bambino “piccolo Ercole”. In effetti Richard aveva potenzialità fuori dal comune: a sei anni sollevava 180 libbre e a otto anni 210 libbre!
L’impegno ripaga sempre

Finalmente Richard si era affrancato dalal schiavitù dell'allenamento cui Pavel lo aveva sempre sottoposto: adesso si dedicava allo sport con passione, soprattutto all'aperto, ma senza più ansia o paure. Il sogno di Richard era quello di diventare uno scienziato quantistico e di lavorare per la NASA. Una carriera certamente molto diversa da quella che il padre gli aveva imposto. L'obiettivo di Richard non era una passeggiata ma era il suo desiderio e avrebbe fatto di tutto pur di realizzarlo.
Il futuro è da costruire

Siamo certi che Richard si costruirà un futuro brillante e ricco di soddisfazioni. Dal bodybuilding egli è passato attraverso altre scelte di vita che hanno reso il ragazzo più maturo e responsabile di se stesso. Avendo nuovi interessi e altre priorità Richard raggiungerà traguardi meravigliosi perché consoni alle sue reali aspirazioni personali. Little Hercules farà sempre parte di lui e lo accompagnerà per sempre durante il corso della sua vita. Nel frattempo però Richard ha scoperto il piacere di frequentare i suoi coetanei, conduce una vita come quella di tutti i ragazzi della sua età e finalmente ora è libero di gustarsi tutte le pizze che gli piacciono!